GRAFICO

Come Musk condiziona il BITCOIN

 

Buongiorno 

Le notizie sui Bitcoin continuano a rincorrersi: 
il Pres. di JPMorgan li denigra ma strizza loro l’occhio, 
la Banca di Inghilterra ed il FMI spingono per regolamentare il settore, 
il Governo cinese ha bandito le piattaforme, 
Tesla riammette i pagamenti in Bitcoin… e il mercato attende di capire se nei prossimi giorni la Borsa Usa ammetterà la quotazione degli ETF sulla criptovaluta, 
già autorizzata dalla SEC.


                                                                                                                         
JP Morgan

Lo scorso maggio Jamie Dimon aveva paragonato i Bitcoin alla marijuana, oggi il CEO di JP Morgan dimostra di non aver cambiato idea sulla criptovaluta. Anzi, nel corso di una trasmissione in diretta Dimon ha rincarato la dose: 

Personalmente, credo che il Bitcoin non abbia alcun valore, ma i nostri clienti sono adulti, quindi se vogliono avere accesso al mercato del Bitcoin glielo forniamo nel modo più trasparente possibile”.

Bank of England

Il vice governatore della Bank of England, Sir Jon Cunliffe, ha dichiarato che i tempi sono maturi perché le authority finanziarie si siedano ad un tavolo per regolamentare le cripto, in quanto diverse banche e società di pagamento offrono servizi di gestione in valuta digitale, con “almeno 150-200 hedge fund specializzati in cripto e nuovi fondi che stanno esordendo sui mercati.

Il timore della Bank of England è che possano rappresentare un rischio sistemico tanto quanto i mutui spazzatura del 2008.

Fondo Monetario Internazionale

Anche il fondo Monetario Internazionale parla di rischi alla stabilità finanziaria legati ai criptoavlute. Questi asset non sono ancora sistemici ma “devono essere monitorati date le implicazioni globali e l’inadeguato contrasto normativo in molte giurisdizioni” 

La Cina

a Fine settembre, con un comunicato ufficiale, la Banca Popolare della Cina ha decretato che “le istituzioni finanziarie e gli istituti di pagamento non bancari non possono offrire servizi ad attività e operazioni legate alle valute virtuali, definendo illegali tutte le transazioni e le attività in valuta digitale, promettendo una ferma repressione sui mercati. 


VIETATO ANCHE IL MINING

Il pressing sulle attività connesse alle criptovalute non si fermerà: dieci agenzie governative cinesi, tra le quali la Banca, i titoli e le autorità di regolamentazione dei cambi, hanno dichiarato in una nota congiunta che lavoreranno a stretto contatto per mantenere un giro di vite “ad alta pressione” sul commercio speculativo di valute digitali.
Già lo scorso maggio, Pechino ha proibito l’attività di mining, portando molte aziende a guardare altrove e a cercare altre zone del mondo dove “estrarre” a costi energetici sostenibili i bitcoin. La Cina è il primo mercato al mondo di bitcoin, la moneta virtuale lanciata nel 2009. Nelle miniere delle campagne del Paese, migliaia di macchine “estraggono” valute digitali con i ventilatori che girano senza mai fermarsi per evitare che si surriscaldino. Ma si preparano tempi duri per le crypto, in Cina bandite in modo perentorio.



E Tesla?


Tesla accetterà di nuovo i Bitcoin, la valuta risale. 
Lo scorso marzo Elon Musk aveva fortemente criticato la criptovaluta per il pesante consumo di energia che comportava il suo ‘mining’, l’estrazione digitale di valore.
A pesare sulla decisione era stato il downgrade dell’impronta ESG della sua azienda,  elemento fondamentale per le valutazioni delle aziende anche nei mercati finanziari.
Ora, con la svolta green dei maggiori minatori, che hanno confermato di voler usare solo sistemi potenziati da energia rinnovabile, il patron di Tesla è tornato sui suoi passi, a condizione che la produzione della criptovaluta avvenga con più del 50% del ‘mining’ ad energia green.

Le dichiarazioni di Musk sembrano avere un ruolo importante nel determinare i balzi e i cali della principale criptovaluta. Cliccare il grafico qui sotto.

Nel frattempo i BITCOIN continuano la loro folle corsa, superando i 62.000 dollari per unità, vicino al suo massimo storico di 64.800 dollari.

Il mercato delle criptovalute vale ora il doppio dei mutui subprime del 2008:
circa 2,3 trilioni di dollariquasi il doppio dei 1.200 miliardi dei mutui subprime statunitensi prima della Grande Recessione.. 

Secondo alcuni analisti finanziari, un investimento in ETF sul future del BITCOIN potrebbe generare un ulteriore forte incremento delle quotazioni per il fatto di poter beneficiare anche di una fiscalità digitale.

Il cerino passa di mano velocemente. Quale premio per il rischio si può ancora portare a casa prima di essere scottati?