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Energia rinnovabile: le ragioni di un sorpasso epocale
Carissimi innanzitutto un augurio speciale per un BUON 2021!
Il consulente patrimoniale si dedica alla tutela del patrimonio del proprio assistito,
identifica con lui gli obiettivi di vita e mette in campo le proprie competenze per raggiungere tali obiettivi, neutralizzando i possibili rischi o quanto meno riducendo gli impatti negativi dei rischi più probabili.
A questa attività principale, si aggiunge la pianificazione del passaggio generazionale e l’impatto della fiscalità che riguarda ogni scelta patrimoniale.
Dopo tanto lavoro sul campo, cambia finalmente la percezione comune di considerare il consulente finanziario l’ esperto di azioni, o il venditore di fondi e finalmente si comincia ad inquadrate il vero ruolo del buon consulente che è proprio in antitesi con questo stereotipo del passato.
Cavalcare i trend sostenibili e fare buoni investimenti, solo solo alcuni dei servizi proposti.
Per procedere ad una corretta pianificazione occorre partire da una diagnosi precisa e quindi necessito di numerosi dati personali.
Nei prossimi post dedicherò più spazio al tema della pianificazione fornendo esempi concreti che potranno essere un valido supporto per i risparmiatori.
In questo primo post di gennaio mi limito a riportare alcuni estratti di un bell’articolo
a cura di Giulia Bacelle per l’editoriale finanziario WeWealth su un’ opportunità di investimento che parecchi analisti mettono in luce.
“La lotta al cambiamento climatico passa attraverso l’energia rinnovabile. Le società che punteranno su questo trend potranno prevalere sui combustibili fossili anche grazie al supporto politico”
“L’era dell’energia come la conosciamo potrebbe essersi conclusa. Al suo posto, una nuova epoca in cui le società leader nel campo delle energie rinnovabili prenderanno il posto dei giganti dei combustibili fossili. A segnare il passaggio, il sorpasso ad inizio ottobre da parte di NextEra Energy Inc., il più importante fornitore mondiale di energia eolica e solare, della capitalizzazione di mercato di Exxon Mobil Corp., la prima compagnia petrolifera occidentale e nel 2013 la più grande società quotata del mondo. Un vantaggio di circa 10 miliardi con cui la prima ha battuto la seconda
Sebbene ad oggi Exxon abbia guadagnato quota, risalendo attorno a quota 185 miliardi di dollari di market cap, il sorpasso di ottobre è indice di un trend secolare che non intende arrestarsi e che segna un cambio netto di direzione nel settore energetico. Ecco perché.”
“Energia rinnovabile: le ragioni di un sorpasso epocale”
“La prima ragione si può ritrovare nel calo della domanda di petrolio dovuto alle misure per contrastare la pandemia da Covid-19 nella prima metà del 2020. Tuttavia, in seguito agli annunci di novembre riguardo ai primi vaccini, il mercato ha ritrovato la fiducia nel petrolio, con una ripresa del WTI che da inizio novembre a metà dicembre 2020 ha maturato una crescita di più del 30%.
Ma se l’andamento del petrolio è stato sensibilmente influenzato (sia in termini negativi che positivi) dallo sviluppo della pandemia, ciò che è cresciuto in maniera costante nel 2020 è stata la maggiore attenzione alla sostenibilità da parte di governi e istituzioni.
Un interesse green che premia anche le imprese più attente: infatti “le società della ‘nuova energia’ sono avvantaggiate dai cambiamenti positivi sul fronte delle politiche ambientali e dall’introduzione di obiettivi di neutralità carbonica da parte dei governi di tutto il mondo”, così commentano gestori e analisti di Columbia Threadneedle Investments.
Ma il ragionamento è pressoché unanime per la maggiorparte delle società di investimento al mondo.”
“Le amministrazioni più green”
“Negli ultimi anni le più importanti amministrazioni e potenze economiche di tutto il mondo hanno introdotto strategie volte a contenere (e in futuro azzerare) le emissioni di gas serra nel medio termine. Ad esempio, “il Parlamento europeo ha deliberato di innalzare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 dal 40% al 60% rispetto ai livelli del 1990e sta inoltre introducendo stimoli fiscali volti ad indirizzare gli investimenti verso le tecnologie ‘green’ tramite il suo recovery fund in risposta al Covid-19”, sottolineano da Columbia Threadneedle. Anche il primo ministro britannico Boris Johnson si è fatto portavoce di una rivoluzione industriale verde grazie all’impegno di potenziare l’energia eolica offshore del Regno Unito, innalzando il target per il 2030. Seguono Giappone e Corea del Sud, in cui l’obiettivo principale è la sostituzione dell’energia a carbone con fonti rinnovabili per il raggiungimento delle emissioni nette entro il 2050.”
La sorpresa della Cina
“Ma è stata la Cina a sorprendere i mercati”, affermano da Columbia Threadneedle. L’annuncio è arrivato a settembre 2020, in occasione di una riunione delle Nazioni Unite, con l’impegno a raggiungere l’obiettivo emissioni zero entro il 2050. Il target sarà inserito nel prossimo piano quinquiennale, che sarà varato a marzo 2021. In questo modo, il paese progetta di toccare il picco delle emissioni prima del 2030. “È la prima volta che la Cina fissa un obiettivo di neutralità carbonica concreto a lungo termine; questa decisione avrà un effetto trasformativo sugli sforzi internazionali volti a limitare il cambiamento climatico, dato che la nazione produce circa il 27% delle emissioni di gas serra di tutto il mondo”.
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